Sabato, 20 aprile 2024 - ORE:12:18

Essere Vegetariani o Vegan… ma chi ve lo fa fare? È solo una moda?

essere vegetariani

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Essere Vegetariani in stile Hollywood

Il nostro mondo è un mondo dettato dalle mode; gli anni 10 del 2000 saranno ricordati un giorno come gli anni dell’immagine, gli anni in cui per essere qualcuno dovevi avere un super profilo Instagram, o una pagina Facebook cliccatissima.

Destreggiarsi in una giungla fotografica come questa, dove le nostre scelte devono essere letteralmente condivise  o liked, rende difficile persino capire se le scelte alimentari di un individuo siano personali e ponderate o semplicemente un modo di far parte di una categoria, di sentirsi classificati e così meno spaesati.

Soprattutto tra i più giovani, che si trovano in quel libo che sono gli anni dell’adolescenza ma anche i vent’anni (chi vogliamo prendere in giro, pure i 30) , è facile che si diffonda la paura per scelte “fuori dal coro”, magari non in linea con quello che è più in voga al momento. Talvolta, anche in maniera più grave, le scelte che facciamo seguendo il nostro istinto e pensandoci profondamente, finiscono per risultare una semplice omologazione o una trovata per un blog.

vegan

Oggi, essere vegetariani o vegan è di gran lunga più in voga di soli 4 anni fa. I social sono pieni delle foto delle star del cinema e le modelle ( che camminano in prima fila nella schiera dei no-meat ) scattate in ristoranti alternativi sorti in ogni città del pianeta. Con l’avvento del fenomeno food blogger poi, moltissime ragazze ( che rappresentano la maggioranza di questo  folto gruppo di vegetariani alla moda) si divertono a pubblicare le loro immagini di panini stile McDonald ma fatti con hamburger di soia, tofu e chi più ne ha più ne metta.

Tutto questo va di certo a discapito di qualcuno. Sarà pur vero che una maggiore pubblicità a favore di una dieta equilibrata ed effettivamente cruelty free possa aiutare a far crollare il mito opposto, ossia che senza carne (e derivati animali per i vegani) non ci sia possibilità di sopravvivenza, però è anche vero che quando qualcosa diventa di dominio delle mode finisce per perdere importanza e significato, andando a sfavore di quelli che seguono questo stile di vita come una vera e propria sfida, scelta per motivi morali, etici.

Talvolta di salute, ma questo è un altro caso: ecco un elenco dettagliato sulle differenze tra le varie alimentazioni, su cui non ci dilunghiamo eccessivamente in questa sede.

Accettarsi, capirsi senza mai catalogarsi

Quello che questo gran rumore tende a nascondere è il vero significato di una scelta difficile e talvolta vincolante; chi decide di eliminare dalla propria alimentazione alcuni alimenti, di origine animale principalmente, lo fa per contestare un sistema in cui non crede, un insieme di cose che pensa siano sbagliate.

La maggioranza dei vegetariani, scelgono di eliminare quegli alimenti per motivazioni etiche e animaliste: non sono d’accordo con l’azione umana che quasi arbitrariamente ha deciso di essere la specie che avrebbe potuto rinchiudere in enormi allevamenti e batterie decine di migliaia di esemplari di una determinata specie a scopo produttivo.

Infatti è questa la risposta che vi verrà data alla domanda ” Perché non mangi carne animale? Anche il leone mangia la gazzella e non per questo alcuni di loro diventano vegetariani!” : non mangiare prodotti animali è quasi sempre una scelta che mira a contestare l’intero apparato economico che si cela dietro i prodotti che reperiamo tanto facilmente nei nostri supermercati.

bere latte

Gli animali non hanno mai pensato di creare allevamenti intensivi che mirano allo sfinimento per sfruttamento degli animali. Anche dietro un alimento così apparentemente innocente come il latte c’è un sistema che non dorme mai che porta i bovini a una situazione di stress elevatissima, essendo costretti a ore e ore intere attaccati a macchine che non danno tregua, in spazi angusti e sporchi,senza possibilità di vedere la luce del sole.

Quando scegli di non mangiare carne, quando smetti di bere latte, vieni visto come un guasta feste; uno di quelli che se inviti ad una festa crea disagio, adesso cosa gli possiamo offrire?

Questo è effettivamente un disagio, ma più che per l’organizzatore della festa, per l’invitato. Essere vegani, o crudisti è un vero è proprio culto, che però non deve assolutamente diventare l’opposto di quanto descritto sopra, ossia l’esclusione e l’emarginazione. In questo articolo infatti, lo scopo è mettere in luce le due posizioni nei confronti di questa scelta, facendo risaltare quanto siano distanti e quanto si contraddicano.

Viviamo in un mondo in cui pubblicare foto sui social network è ok, ma avere a che fare con un vegano, un vegetariano in carne e ossa (scusate il gioco di parole) crea quasi disagio. La chiave, come sempre, sta nell’accettazione. Mentre tutti dovremmo lottare affinché gli allevamenti intensivi chiudano ( a prescindere dalle nostre scelte alimentari) , dovremmo riuscire a far convivere i due modi di pensare, favorendo chi fa una scelta del genere.

La proliferazione di ristoranti adatti, le sezioni nei supermercati a base vegetariana sono un grande passo avanti; la campagna, la pubblicità, che facciano vedere che uno stile alimentare verde sia facile e non alienante, il passo avanti. Lungi dal voler diventare dei terroristi alimentari, che esorcizzano i mangiatori onnivori, chi prende una strada del genere deve cominciare tendendo la mano, così da essere corrisposto. Tutto sta nel capire i motivi di tutti, nel non additare e nell’ amare la varietà che dovrebbe essere il lato positivo di questo pazzo millennio in cui ci troviamo a vivere.



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