Venerdi, 29 marzo 2024 - ORE:13:45

Piadina con prosciutto, songino e robiola


Giovanni Pascoli, romagnolo doc, le intitolò una poesia dove la definiva ‘pane della povertà (…) pane dell’umanità (…) pane della libertà’. Stiamo parlando della piadina romagnola, la Piada, come la chiamava lui, che da secoli accompagna i nostri spuntini nei modi più fantasiosi. Una semplice sfoglia di farina di frumento, condita con strutto (o olio di oliva), sale e acqua, che viene tradizionalmente cotta su un piatto di terracotta, detto teggia, oggi più comunemente su piastre di metallo o su lastre di pietra refrattaria chiamate test; una semplice sfoglia dal sapore antico come le sue origini, che probabilmente vanno fatte risalire ai tempi dell’Impero Romano, ma che riesce a mantenersi sempre originale e nuova, come la nostra possibilità di farcirla di qualsiasi ingrediente possibile, solo per saziare un improvviso istinto mangereccio.

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Ecco una ricetta gustosa per prepararla con le nostre mani in pochi minuti.

Ingredienti:

2 piadine sfogliate grandi 150 g di robiola 3 carciofini arrosto sott’olio 100 g di prosciutto cotto a fette 30 g di gherigli di noce 30 g di songino un mazzetto di prezzemolo sale, pepe

Preparazione:

Lavate il songino e asciugatelo. Sgocciolate i carciofini e tagliateli in 4 spicchi. Lavate il prezzemolo, asciugatelo e frullatelo nel mixer con la robiola, le noci, sale e pepe fino a ottenere una crema. Scaldate le piadine sulla piastra e poi distribuitevi sopra la crema di robiola, il prosciutto, il songino e i carciofini.

Arrotolate la piadina come preferite, o tagliatela in rotoli, e gustate!



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